La festa di sant’Antonio abate è molto sentita a Vicovaro. Qui il culto di sant’Antonio abate ebbe inizio probabilmente intorno al 1300, con la creazione dell’ospedale dove venivano assistiti i malati colpiti dal famoso “fuoco di sant’Antonio”. Il legame fra i cittadini e il loro santo patrono è tuttora molto forte.
La festa annuale è finanziata da alcune persone che si uniscono in comitato e custodiscono nelle loro case, durante l’anno, la statuetta del Santo. Anche quest’anno le restrizioni dovute alla pandemia non hanno permesso lo svolgersi dei tradizionali festeggiamenti e la distribuzione del tipico rinfresco. Non è mancata però la comunione e il sentimento di unità.
Anche alcuni sacerdoti della vicaria hanno portato la loro presenza concelebrando insieme al nostro parroco e al vescovo Mauro Parmeggiani.
Nell’omelia Sua Eccellenza, riprendendo il vangelo, ci ha invitato a correre come il giovane ricco, incontro al Signore che passa; a lasciarci scrutare da lui, ad avere il coraggio di lasciarci andare al Suo Amore ed iniziare così a pregustare, già da ora, la vita eterna. Ci ha ricordato poi che, come ci testimonia la vita di Sant’Antonio, l’Amore non può restare chiuso e va donato agli altri, soprattutto in questo periodo di pandemia.
Domenico Bontempi