«Tutti possono trovare in san Giuseppe un protettore, un modello, un esempio… San Giuseppe ci ricorda che tutti coloro che apparentemente sono nascosti hanno un protagonismo senza pari», queste parole che papa Francesco pone nell’introduzione della Patris Corde, lettera apostolica scritta in occasione della proclamazione di san Giuseppe quale patrono della Chiesa universale, ci aiutano a comprendere l’obbiettivo dei due giorni, 18 e 19 marzo, vissuti presso la parrocchia della Sacra Famiglia, organizzati dalle Figlie di San Giuseppe, in collaborazione con l’ufficio di pastorale famigliare di cui don Fernando parroco della Sacra Famiglia è direttore, e del servizio diocesano di pastorale giovanile e vocazionale.
I soggetti privilegiati infatti sono stati il primo giorno le famiglie, ed il secondo giorno i giovani, particolarmente quelli che andranno a Lisbona, la giornata di domenica con il concerto della pop-rock band Kantiere Kairòs.
È stata un’ occasione per raccogliere fondi per e far conoscere la figura di Giuseppe quale giovane in ricerca di senso nella sua vita.
Il sabato la Fraternità Laudato si’ ha animato un bellissimo pomeriggio di preghiera, testimonianza e spiritualità centrato sulla figura di Giuseppe, momento centrale è stata la catechesi di padre Alessandro Angelisanti responsabile nazionale del Progetto Nazareth. Egli ha parlato dei desideri di Giuseppe di Nazareth, per aiutarci a capire che Giuseppe siamo noi, cercatori di senso e figli prediletti di Dio, la catechesi è stata preceduta dalla Messa di apertura presieduta da don Fernando. È seguito il Rosario di san Giuseppe, animato dalla fraternità Eucaristica Joseph, laici aderenti alla Spiritualità Eucaristica delle Figlie di San Giuseppe. Altri due appuntamenti centrali sono stati, la testimonianza di Beatrice Fazi e di suo marito Pierpaolo Platania, e l’adorazione eucaristica presieduta da padre Roberto De Luca assistente spirituale della fraternità Laudato Si’, che ha curato il Festival di san Giuseppe, un momento commovente e davvero significativo.
Due giorni tutti rivolti ad annunciare la bellezza del mistero dell’incarnazione, che ha avuto in Giuseppe di Nazareth “un ministro senza pari”, così come lo ha definito papa Francesco. Sei nel mio Cuore il titolo dell’iniziativa, perché siamo tutti nel cuore paterno di Dio.