Nella solennità dei santi Pietro e Paolo, presso il Santuario cittadino di Palestrina, sotto il manto di Maria, Madre delle Grazie, in qualità di successore di quegli stessi Apostoli, il nostro Vescovo Mauro Parmeggiani, ha trasmesso l’abbraccio della Chiesa al nostro fratel Angie istituendolo nel ministero dell’Accolitato.
Chiamato a servire all’Eucaristia in aiuto ai diaconi e ai sacerdoti e, in via straordinaria, a distribuire Gesù vivo e vero nel Sacramento, egli più che a “fare” è chiamato a conformarsi al mistero che servirà e distribuirà.
Conformarsi all’Eucaristia! Ossia a quel rendimento di grazie di Cristo al Padre nello Spirito che si è compiuto sulla croce, con la donazione totale della vita a Cristo e ai fratelli (dall’omelia). Non una semplice funzione rituale, quindi, ma una vera missione ecclesiale che dalla liturgia, fonte e culmine della vita e dell’attività della Chiesa (cf SC, 10), parte e alla liturgia ritorna, determinata dal rapporto speciale assunto ora nei confronti del mistero sacramentale, che culmina nella celebrazione eucaristica e si trasfonde nella vita.
Missione nella Chiesa, per la Chiesa e con la Chiesa, dunque, istituita nel giorno degli Apostoli che hanno speso la vita per l’annuncio del Vangelo fino alle estreme conseguenze del martirio, come quello dei Protomartiri Prenestini, Agapito, Porfirio e Anastasio, cui è dedicata la parrocchia, sangue che è seme di nuovi cristiani, della nostra Chiesa particolare, e modello di donazione totale.
La Messa è stata vissuta come rendimento di grazie a Dio e alla sua Chiesa, presente, oltre che nel Vescovo e nei sacerdoti, anche nella Comunità diaconale della diocesi di Tivoli e di Palestrina che ha accolto fratel Angie come una famiglia, accompagnandolo nel cammino e nella formazione, specialmente nella persona del vicario mons. Domenico Cauteruccio, rappresentata dall’affetto dei molti diaconi permanenti concelebranti. Il nuovo accolito ha ricevuto anche il calore della preghiera di parrocchiani e fedeli del Santuario e specialmente il sostegno spirituale della Famiglia Apostolica per la Chiesa “Madre del Buon Pastore” di cui è membro e figlio. Facciamo nostro l’augurio e le parole del Vescovo: «Caro Fratel Angie, anche a te il Signore chiede di seguirlo. Lo potrai fare non per i tuoi meriti ma grazie ai doni che Lui ti ha elargito […]. Tu stasera rispondi a Lui con il tuo piccolo amore. Un amore di chi come Pietro riconosce la sua pochezza ma che può vivere una relazione di amore con Dio […]».
A.T.