Si conclude “il maggio dei libri” in diocesi

L’invito alla lettura dei testi del Premio letterario Caffè corretto città di Cave

“Per sognare non bisogna chiudere gli occhi, bisogna leggere”- Michel Foucault. In questo anno scolastico alcuni alunni del Liceo linguistico “Renato Cartesio” di Olevano Romano hanno partecipato ad un progetto di PCTO – percorsi di competenze trasversali e orientamento – avendo come partner l’Associazione culturale Caffè Corretto di Cave, con la quale già negli scorsi anni è stata avviata una proficua collaborazione per la realizzazione del progetto “Basta un libro”, che ha come scopo principale l’educazione alla lettura degli alunni attraverso l’incontro con gli scrittori.

In particolare, il progetto di PCTO, che ha preso il titolo suggestivo di “Tanti libri e un caffè”, ha previsto la lettura da parte degli studenti di alcuni passi dei libri in occasione dell’incontro con i loro autori. Ad ottobre alcuni alunni hanno partecipato prima alla presentazione del libro “Cinque donne e un arancino” della scrittrice Catena Fiorello Galeano e poi all’incontro con il regista e scrittore Pupi Avati che ha presentato il libro “L’archivio del diavolo”.

I ragazzi hanno preparato la lettura, esercitandosi scrupolosamente a casa in modo da riuscire ad interpretare efficacemente i passi scelti, anche per suscitare un grande interesse nel pubblico presente agli incontri. Ad aprile è arrivata la proposta della Biblioteca diocesana di realizzare un video, che sarà online da domenica 30 maggio alle 19 sul canale youtube Diocesi di Tivoli e di Palestrina, per presentare i 7 libri in gara per il Premio letterario Caffè corretto Città di Cave, che i ragazzi hanno accolto con grande entusiasmo. Riportiamo di seguito le riflessioni riguardo questa meravigliosa esperienza da parte di alcune ragazze.

«Questo progetto mi ha dato la possibilità di unire quello che mi piace fare di più: recitare e leggere. È stata un’esperienza molto costruttiva per me, mi ha regalato tante emozioni che prima non avevo mai provato. Da quando frequento corsi di recitazione sono abituata a parlare o leggere davanti ad un pubblico, ma leggere proprio davanti allo scrittore del testo è stato davvero emozionante. Sicuramente porterò questa esperienza nel mio “zaino” e mi piacerebbe poter continuare anche per altre mille volte, in quanto mi ha arricchito e formato in vari aspetti». (Sara D’Alonzo)

«Devo ammettere di non esser mai stata amante dei libri, li ho quasi sempre lasciati a metà! Preferivo altro, come i film, e penso che sia una cosa comune a molti altri ragazzi della mia età. Ma è grazie al progetto del PCTO che sono venuta a conoscenza di testi bellissimi, che rispecchiano anche la mia personalità. I testi con finali tragici, quei libri che appena li finisci di leggere pensi “che tragedia!”, beh…quelli mi affascinano, come ad esempio il libro “Gli affamati” di Mattia Insolia. Devo affermare che questa attività mi ha fatto anche divertire, e penso che questo, tra gli altri, sia uno degli aspetti più importanti per motivare i ragazzi. Incontrare una scrittrice come Catena Fiorello mi ha fatto scoprire quanto una persona possa trasmettere energia positiva anche solo con la forza di un sorriso». (Benedetta Fusano)

«Vengo da una generazione che non ama molto leggere, ma io forse sono sempre stata un po’ l’eccezione, perché credo che i libri e la lettura siano in grado di avvicinarti a mondi lontani e sconosciuti, modificare e migliorare il tuo essere. L’occasione del progetto del PCTO che si è presentata quest’anno è stata un’esperienza bellissima. Ho avuto modo di confrontarmi con le mie compagne sul valore della lettura e di scambiare con loro le opinioni sui vari libri che abbiamo letto. È stato bellissimo soprattutto rispecchiarmi nei personaggi che leggevo, poiché mi facevano sentire a mio agio, ritrovavo un po’ di me in ognuno di loro!Quest’attività si posizionerà sicuramente tra le più importanti del mio bagaglio culturale. Ho scoperto nuovi libri, nuovi autori, nuove storie e nuovi personaggi ed ho imparato a rinnovare continuamente il mio modo di leggere apprendendo che più le prospettive sono varie e differenti più abbiamo l’occasione di migliorare noi stessi attraverso esse. Il mio consiglio è quello di non disdegnare la lettura quando ne avete occasione, anzi apritevi ad essa e vi sentirete più accolti che mai!». (Sara Tucci)

In conclusione, vorremmo ringraziare l’Associazione ulturale Caffè Corretto di Cave che ci ha dato l’opportunità di prendere parte a questo progetto grazie al quale abbiamo acquisito nuove competenze, ci ha reso più curiose verso i libri e ci ha fatto crescere e maturare.

S. D’Alonzo, S. Tucci, B. Fusano