Vincono Valentina D’Urbano per la Sezione Editi e Simona Cancellari per gli Inediti
Nella splendida cornice del chiostro di San Carlo a Cave, lo scorso sabato 25 giugno si è svolta la premiazione della XII edizione del Premio Letterario Caffè Corretto Città di Cave.
Un piacevole pomeriggio allietato da letture, musica, danza e arte, durante il quale sono state premiate Valentina D’Urbano con il suo romanzo “Tre gocce d’acqua” per la Sezione Editi e Simona Cancellari con il suo racconto “Un altro uomo” per la Sezione Inediti, con incipit ideato da Domenico Dara, il vincitore della scorsa edizione.
Valentina D’Urbano è una giovane scrittrice romana, giunta al suo settimo romanzo, che analizza una attualità complessa, attraverso il racconto della vita vissuta di Celeste, Pietro e Nadir, i protagonisti di una famiglia inusuale, la cui unione va al di là del semplice legame di sangue.
I tre fratelli cercano di ritrovare l’ amore familiare che sembra perduto per sempre a causa di dissidi e incomprensioni.
Le pagine di questo romanzo indagano le contraddizioni e la complessità dei sentimenti per esaltarne la forza.
Come successo lo scorso anno con Domenico Dara, anche stavolta la vincitrice del Premio Letterario Sezione Editi, Valentina D’Urbano, ha lasciato all’avvocato Maggi, in busta chiusa, il suo incipit pensato per gli scrittori dei racconti inediti della prossima edizione.
Un plauso va all’Associazione Caffè Corretto per la dedizione e il costante impegno, alla straordinaria Blue Orchestra diretta dal maestro Manlio Polletta ed accompagnata dalla splendida voce di Elisa Pietrobono, agli alunni del Liceo Artistico “H. Matisse” per la realizzazione dei premi consegnati alle vincitrici.
La premiazione è avvenuta alla presenza del sindaco Angelo Lupi, di alcuni assessori della Giunta comunale e del consigliere delegato di Città Metropolitana di Roma Capitale, il dott. Damiano Pucci, che ha portato i saluti del sindaco Gualtieri ed ha espresso ammirazione sia per la location che per il premio stesso, sottolineando come la cultura sia la chiave di volta per la ripartenza dopo gli anni difficili della pandemia.
Giada Leonelli