Si è celebrata domenica scorsa 11 giungo la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. Nella mattina il Vescovo monsignor Parmeggiani ha presieduto la Messa nella cattedrale di Sant’Agapito Martire a Palestrina, alle 8.30. Durante la celebrazione, nella chiesa gremita di fedeli, sono stati istituiti i nuovi ministri straordinari della Comunione ed hanno rinnovato il loro mandato quelli che già svolgono questo servizio nella Diocesi di Palestrina.
Dopo la Messa la processione si è snodata per le vie del centro storico con le tradizionali tappe presso la chiesa di Sant’Antonio Abate e del palazzo del Comune. Il sacro corteo, «icona sinodale», come lo ha definito il Vescovo, al quale hanno partecipato anche i bambini che hanno ricevuto la Prima Comunione in queste settimane, si è mosso in preghiera lungo le strade decorate dai tappeti realizzati nella notte dagli infioratori, adulti, giovani e ragazzi che hanno voluto così rendere omaggio al passaggio del Santissimo Sacramento, riposto nel prezioso ostensorio del Duomo custodito ed esposto nel Museo Diocesano. Il manufatto è opera dell’argentiere Giuseppe III Spagna, ed è stato commissionato dal cardinale Alessandro Mattei nel 1808. La processione si è diretta verso il duomo per terminare sul sagrato della basilica con la Benedizione eucaristica.
Nel pomeriggio il Vescovo ha celebrato a Tivoli il Corpus Domini, presiedendo la Messa nel duomo di San Lorenzo Martire. Anche in questa celebrazione sono stati istituiti i nuovi ministri straordinari della Comunione ed è stato rinnovato il mandato a coloro che nella Diocesi di Tivoli si dedicano già a questo compito prezioso nei confronti dei malati.
Nella sua omelia il Vescovo ha più volte sottolineato come questa solennità proietti tutti all’esterno della chiesa, e come quella che viene adorata e portata in processione non sia una reliquia di Cristo, « ma la sua stessa presenza reale sacramentale, per le strade sulle quali l’uomo vive, soffre, gioisce e lavora … quasi a dire che chi accoglie in sé l’Eucaristia, chi si comunica al sacramento del Corpo e del Sangue di Gesù non riceve in sé un qualsiasi tipo di pane che chi ne mangia sarà poi destinato a morire, ma riceve un pane che è Cristo stesso». Ai ministri il Vescovo ha chiesto di essere uomini e donne di preghiera, ascoltatori della Parola. «Quando porterete la comunione ai malati – ha detto – non fate mai mancare loro la possibilità di ascoltare e meditare con voi un brano di Parola di Dio. […] Spiegate e vivete, vivete e spiegate che Eucaristia significa rendere grazie».