La definizione latina recita arma Christi, ossia strumenti della passione: secondo la tradizione cristiana sono gli oggetti utilizzati per la crocifissione di Gesù. Su di essi la comunità della parrocchia di San Michele Arcangelo di Tivoli si è fermata a riflettere la sera di martedì scorso. Tutti i gruppi dei ragazzi/e di catechismo, insieme al gruppo giovani, agli animatori, agli accompagnatori dei genitori e alle catechiste, hanno animato la Via Crucis intitolata “Solo per amore” deponendo ai piedi della Croce posta sul presbiterio i segni della Passione di Cristo. Ad ogni realtà coinvolta è stata affidata la stesura delle meditazioni.
Nella prima delle 14 stazioni è stata portata la palma che accolse il Signore a Gerusalemme fra canti di giubilo prima dell’epilogo; poi il vasetto di nardo simbolo dell’unzione di Betania; il sacchetto contenente i trenta denari pattuiti per il tradimento e il Pane e Vino dell’Ultima Cena; la lanterna usata dalle guardie per riconoscere Gesù nell’orto del Getsémani e il gallo che cantò durante il rinnegamento di Pietro; la brocca e catino usati da Pilato per il lavaggio delle mani e il flagellum che colpì senza pietà l’Agnello condotto al macello; la corona di spine e il manto rosso con cui i soldati rivestirono Gesù per umiliarlo e i chiodi e martello utilizzati per crocifiggere un innocente; i dadi utilizzati dai soldati per tirare a sorte la tunica di Gesù e l’iscrizione posta sulla Croce con il motivo della condanna; la canna con la spugna imbevuta d’aceto e il telo di lino che avvolse il corpo del Signore per poi essere deposto nel Sepolcro. Nella quindicesima stazione il Pane e il Vino sono stati portati sull’altare, la mensa del Signore alla quale è invitato tutto il popolo di Dio. Da quel trono di dolore Gesù ha vinto il mondo.
Ivana Imperatori