La I tappa dell’esperienza Tabor, organizzata dalla Pastorale giovanile-vocazionale e dedicata ai ragazzi e alle ragazze delle nostre diocesi, si è tenuta lo scorso fine settimana, il 10 e l’11 dicembre ad Assisi. Sono stati accolti dalle suore della Ss.mA Madre Addolorata, nella bella e accogliente Casa Francescana, un luogo dove sin da subito si è respirato un clima positivo e accogliente.
Il pomeriggio del sabato le condizioni metereologiche erano sfavorevoli: pioveva, faceva freddo, ma nel cuore di tutti c’era trepidazione e curiosità, di scoprire cosa potesse accadere in quei giorni e di conoscere i vari compagni di viaggio. Non appena i ragazzi hanno incontrato il sorriso delle suore, insieme a quello del Vescovo – che era già lì ad aspettarli – le fatiche della partenza non si sentivano più. Erano pronti a mettersi in gioco!
Il tema principale di questa prima tappa è stato il passaggio dal caos al cosmos, cioè dal disordine all’ordine, il tutto letto tramite la figura di san Francesco.
Francesco che proprio dal caos della sua vita è riuscito, tramite l’amore di Dio, a liberarsi delle futilità e arrivare all’ordine Vero. Infatti, la prima attività è stata svolta in un’aula disordinata, caotica, che man mano è stata sistemata, grazie all’accompagnamento delle suore che hanno guidato i giovani e al commento del Vescovo, indirizzato proprio ai ragazzi e ragazze.
Significativo è stato anche il momento che ha seguito la cena, un tempo di raccoglimento e di meditazione all’interno della cappellina della struttura. I ragazzi hanno avuto modo di ascoltare delle riflessioni incentrate sui sensi: hanno meditato tramite la vista grazie al commento artistico sul crocifisso di San Damiano, uno dei simboli del percorso di san Francesco; hanno lavorato sull’udito grazie all’ascolto della testimonianza Diego Lozzi, che domani (17 dicembre) diventerà diacono transeunte, prossimo a diventare prete, un ragazzo come i partecipanti che ha raccontato la sua storia di fede; infine, i giovani hanno avuto modo anche di entrare in contatto diretto, tramite il tatto, con il crocifisso stesso.
Il giorno successivo c’è stato il momento da vivere personalmente dentro la Porziuncola, all’interno di Santa Maria degli Angeli, degna conclusione, insieme alla Santa Messa, di questo percorso che ha cercato di indirizzare i ragazzi verso il cosmos, quell’ordine che i giovani si spera cercheranno di trovare all’interno delle loro vite ora che sono tornati a casa.
Ovviamente i momenti di divertimento e di svago non sono mancati, il bello dei pellegrinaggi giovanili è la vitalità, la simpatia e la creatività che le giovani generazioni possono dare. L’appuntamento è quindi alla seconda tappa del Tabor, nel periodo primaverile, sia con chi già ha partecipato, sia per chi non ne ha avuto modo e che vorrebbe aggiungersi in corsa. Vi aspettiamo!
Marta Cecconi