Terra Santa: Padre Rami Asakrieh a San Michele Arcangelo a Tivoli

«Dobbiamo rimanere fedeli ai principi evangelici: solo così crescerà la nostra umanità». Lo dice Fr. Rami Asakrieh, Parroco Latino di Betlemme, ospite lunedì 11 marzo della parrocchia di San Michele Arcangelo di Tivoli. Dopo aver presieduto la Messa serale insieme a don Alberto De Vivo e don Fabrizio Fantini, fr. Rami ha incontrato i fedeli della comunità per un approfondimento sulla situazione drammatica che la popolazione sta vivendo in Terra Santa a causa della guerra.

Padre Rami, dell’ordine dei frati minori, nato in Giordania, è venuto per portare la sua testimonianza e il grido di aiuto di tante famiglie. Racconta che nel ’48 i cristiani presenti sul territorio erano circa l’85%: oggi siamo all’11%. L’instabilità attuale ha causato una gravissima crisi economica nella città di Betlemme che vive di turismo legato ai pellegrinaggi nei luoghi santi e di permessi per andare a lavorare presso gli israeliani. 

Con la guerra i pellegrinaggi sono rarissimi, non c’è possibilità di lavorare, non c’è cibo, non ci sono collegamenti, non c’è più nulla. La Chiesa svolge un’intensa attività pastorale volta ad aiutare materialmente chi è in difficoltà e il Patriarcato Latino ha aperto un centro per un aiuto psicologico alle famiglie, ma molti cristiani palestinesi cercano di fuggire perché ormai allo stremo.

Padre Rami chiede di continuare a sostenere, anche a distanza, l’attività delle scuole in Terra Santa, di riprendere i pellegrinaggi e di continuare a pregare incessantemente per la Pace. Non si può scegliere sempre la via dell’odio e della guerra, rifiutando ogni forma di dialogo e di collaborazione.

Ivana Imperatori

(Vedi anche il sito: https://www.cmc-terrasanta.org/it)