Il vescovo Mauro sulla nave al ritorno: «La GMG ci ha fatto capire che non siamo soli. Possiamo e dobbiamo guardare ai nostri dolori perché lì c’è Dio che ama e ci chiama»
Si è concluso con gioia ed entusiasmo il pellegri-viaggio alla Giornata Mondiale della Gioventù per i pellegrini di Tivoli e di Palestrina nella serata di mercoledì 9 agosto, con il rientro dei 150 giovani dai territori diocesani presso il Santuario N.S. di Fatima in San Vittorino Romano.
Per molti è stata una prima esperienza ricca di emozioni e sensazioni positive, per altri un ritorno ad un’occasione già sperimentata di condivisione fraterna e di crescita personale e di fede. «La GMG ci ha fatto capire che non siamo soli. Che possiamo e dobbiamo guardare ai nostri dolori perché lì c’è “Dio che ci ama, che ci chiama” e cammina con noi nei momenti di sofferenza e tra le fragilità quotidiane. Tornando a casa vorrei sentiste che siete stati guardati ed amati dal Signore e che portaste la gioia sperimentata in questi giorni agli altri»; così il Vescovo Mauro – che ha accompagnato come un vero Pastore i ragazzi – ha concluso la sua riflessione nella Catechesi di rilettura sulla nave di ritorno.
Lisbona ha accolto i pellegrini in un abbraccio universale, tra la gioia contagiosa di una gioventù ardente ed un’immensità di colori, lingue e bandiere da ogni parte del mondo. I giovani durante la Veglia con Papa Francesco, in adorazione del Santissimo – a nudo e poveri davanti a Gesù Eucaristia –, hanno potuto sperimentare l’amore che Dio ha per loro e toccàti dalla bellezza dell’incontro con il Signore si dicono pronti a portare nei territori in cui vivono e nelle realtà parrocchiali una ventata di gioia, pace, energia buona e feconda.
«A voi giovani che volete cambiare il mondo, che siete il presente e il futuro Gesù dice: Non temete. Non abbiate paura»; ha detto il Santo Padre alla Messa di chiusura. “Risplendere”, “ascoltare” e “non avere paura” sono parole entrate in testa e nel cuore dei presenti, riconoscendo che possono ricevere da Gesù la forza e la motivazione in ogni momento della vita. Al termine della celebrazione Papa Francesco ha annunciato il luogo della prossima GMG: nel 2027 a Seoul, in Corea del Sud.
La stanchezza del cammino, il peso degli zaini sulle spalle e le difficoltà incontrate durante le soste, non hanno mai spento l’entusiasmo dello stare insieme. Nonostante tutto. Perché la Giornata mondiale della gioventù è un’esperienza vera di incontro, amicizia e fraternità. Fatta di sorrisi, cori, canti, balli, grida di felicità e pianti di allegria. È scoprire momento dopo momento la gratificazione di essere cristiani, testimoni autentici dell’amore di Dio e portatori di quella gioia della resurrezione che edifica la nostra Chiesa bella e fedele sposa di Cristo.
I giovani di Tivoli e di Palestrina