Ufficio per l'Ecumenismo
L’ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso opera, promuove e cura iniziative di carattere ecumenico attraverso una commissione composta da persone con interessi ecumenici: sia come singoli, sia come membri di movimenti. Diversi sono i compiti che la commissione assolve: alcuni specificatamente per le Diocesi, altri in collegamento con le realtà e organismi operanti a livello nazionale, più specificatamente a livello regionale raccordandosi con le altre diocesi laziali. Il direttore e alcuni membri partecipano regolarmente ai lavori della Commissione Regionale per l’Ecumenismo.
Tra i compiti l’ufficio cura il dialogo ecumenico con i cristiani e quello interreligioso: in particolare cura l’organizzazione della settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani durante la quale è prevista la Veglia diocesana presieduta dal Vescovo con la partecipazione delle autorità religiose delle comunità e confessioni cristiane operanti nel territorio. Sempre in quella settimana vengono organizzati momenti di preghiera con questi fratelli in diverse parrocchie. L’Ufficio si premura che le esigenze ecumeniche siano tenute in considerazione a livello diocesano e si diffonda una informazione il più possibile puntuale di avvenimenti inerenti il dialogo ecumenico. Facilita, coordina e intensifica le iniziative ecumeniche delle diverse parrocchie e comunità di fratelli di altre confessioni. La commissione lavora in sinergia con gli altri uffici diocesani e i parroci quando ricorrano delle problematiche circa i rapporti con le altre confessioni (esempio matrimoni misti).
Intrattiene rapporti continui e proficui con i direttori degli uffici diocesani per l’ecumenismo delle altre diocesi. A proposito, unitamente agli uffici per la catechesi e per la scuola diocesani, i membri partecipano al Convegno annuale degli uffici per l’ecumenismo delle diocesi laziali, su tematiche prettamente ecumeniche o su argomenti commentati da diverse personalità di differenti confessioni o altre religioni.
Il direttore intrattiene rapporti e scambi interpersonali con rappresentanti di altre confessioni per una accoglienza reciproca come fratelli e figli di un unico Dio e produrre occasioni di approfondimento del dialogo tra cattolici ed ebrei.
La commissione poi attraverso riunioni periodiche vive forme di aggiornamento sia per i suoi membri sia per esterni interessati.