«Un momento intenso di ascolto e condivisione»

Si è celebrato il 15 giugno il Convegno ecclesiale diocesano. Un laicato entusiasta e capace di coinvolgersi in modo responsabile, attento e in comunione

Il Convegno celebrato domenica 15 giugno è stato un momento intenso di ascolto e di condivisione sinodale. Lo Spirito Santo invocato durante la preghiera iniziale è stato il protagonista che ha condotto ogni momento del pomeriggio. Generosa è stata la partecipazione dei laici che, sfidando il caldo estivo, hanno accolto l’invito del Vescovo Mauro. È stato il Vescovo a introdurre i lavori, presentando la relazione dei contributi giunti dalle Vicarie e arricchite da quanto emerso nel Consiglio Presbiterale alla luce del Documento “Noi pietre vive”. Nella relazione sono stati toccati i punti essenziali, le problematiche e le richieste più urgenti delle comunità: risveglio della identità battesimale nella comunità in vista di una testimonianza luminosa, necessità di aiutare le famiglie che chiedono il Battesimo per i figli a maturare un reale atteggiamento di fede, la riscoperta della dimensione comunitaria del Battesimo. 

L’intervento ha rappresentato la cornice di riferimento entro la quale si è inserita la relazione del Vescovo Monsignor Mariano Crociata. Con uno stile semplice e chiaro la relazione ha presentato un percorso che si è articolato in diversi punti: il Battesimo dal punto di vista teologico con riferimento al Concilio Vaticano II, la dimensione del sacerdozio battesimale e i tria munera, la dimensione profetica, sacerdotale e regale, il rapporto tra sacerdozio battesimale e sacerdozio ministeriale, la capacità di essere profeti e la responsabilità di governare, il Battesimo e la sinodalità. Da questi fondamenti scaturisce un cambiamento di prospettiva e di mentalità, di stile di vita ecclesiale e di lavoro pastorale, la rivisitazione delle collaborazioni a tutti i livelli della vita ecclesiale e la promozione dello spirito di collaborazione nell’ambito della liturgia e negli ambiti della carità, valorizzazione degli organismi di partecipazione: dai Consigli diocesani a quelli parrocchiali.

Dopo questo tempo di si è vissuto un momento altrettanto significativo di pieno coinvolgimento dei laici presenti che, divisi in gruppi sinodali, aiutati dai facilitatori si sono confrontati su alcuni spunti di riflessione offerti dalla relazione. La restituzione finale ha evidenziato anzitutto un laicato entusiasta e capace di coinvolgersi in modo responsabile e attento. La relazione è stata molto apprezzata in quanto ha chiarito alcuni punti teologici essenziali e fondanti la dignità battesimale, l’innesto comunitario e l’impegno ecclesiale. Si è ribadita la necessità di una formazione solida degli adulti dal punto di vista spirituale e umano per riscoprire la passione, la bellezza e la gioia del proprio essere e diventare sempre più capaci di un servizio di annuncio e di testimonianza. Inoltre si è sottolineata l’importanza

di costruire comunità dove si viva una vera comunione ed una collaborazione responsabile, che siano capaci di accendere il desiderio della fede in coloro che bussano e si avvicinano. Risulta importante curare la preparazione e l’accompagnamento verso la celebrazione, ma soprattutto il cammino successivo che copre il tempo della fase 0-6 anni dei bambini, fase delicata ed importante. Questo in sintesi quanto è stato consegnato al Vescovo dai facilitatori nel momento finale.

Dopo questo lungo cammino di ascolto da parte del Vescovo, comincia il tempo fecondo nello Spirito nel quale raccogliere tutte le voci giunte e armonizzarle nel testo della lettera pastorale che verrà consegnata alla Chiesa Diocesana e che guiderà il cammino futuro. Ora è tempo di ascoltare quanto lo Spirito ha detto e continua a dire alla Chiesa!

Gianluca Zelli