«Un tempo per abbandonarci a Dio»

Nella prima domenica di Quaresima l’«elezione» dei catecumeni nel Duomo di Tivoli

Sono quattro i catecumeni adulti che nelle Diocesi di Tivoli e di Palestrina si preparano a ricevere i Sacramenti dell’Iniziazione cristiana. Nella prima domenica di Quaresima, sabato 8 marzo, si è tenuto nel duomo di Tivoli il rito dell’elezione da parte del Vescovo e l’iscrizione del nome dei candidati nel libro dei catecumeni. «Celebriamo la prima domenica di Quaresima – ha detto il Vescovo Mauro nell’omelia – il tempo che ci condurrà a celebrare il grande Triduo Pasquale che culminerà per tutti noi con il rinnovo delle promesse battesimali ma, per questi nostri quattro amici che si stanno preparando da tempo, culminerà con la recezione dei Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana: il Battesimo, la Cresima e l’Eucaristia. I sacramenti che fanno il cristiano, che donano la grazia di Dio, la vita divina che ci ricostruisce, che sana le nostre fragilità».

Facendo poi riferimento al brano evangelico proclamato nella liturgia della Parola, mons. Parmeggiani ha spiegato come esso possa aiutare a comprendere cosa avverrà per i catecumeni nella grande Veglia Pasquale, quando riceveranno i Sacramenti e quanto è già avvenuto per quanti li hanno già ricevuti.

«Nel Vangelo Gesù è stato appena battezzato nel fiume Giordano: si è immerso nelle acque della morte e dell’umanità per rivestirsene; pur rimanendo Dio ha come dismesso la sua divinità ed è diventato pienamente terrestre: comincia la sua vita pubblica tra gli uomini.

Ed ecco che lo Spirito Santo lo conduce subito nel deserto». La permanenza di 40 giorni nel deserto è il compimento dell’umanizzazione di Gesù. «L’uomo, infatti, è essenzialmente fame» ha spiegato il Vescovo.

E come saziare questa fame? Arriva il diavolo a “provare” Gesù.

«Le tre tentazioni nel deserto sono i tre obiettivi che rischiamo di perseguire per l’intera nostra vita, per saziare la fame che siamo: ma sono tre miraggi del diavolo, che con loro ci tiene prigionieri, inchiodati al deserto, facendoci sperimentare giorno per giorno la morte. Gesù, vero uomo, è venuto a liberarci … sa che cosa dà vita».

Ha quindi concluso mons. Parmeggiani:«che questa Quaresima sia tempo di liberazione dove imparare sempre più ad abbandonarci a Dio che sazia ogni fame dell’uomo, che ci rende eredi del suo Regno, che ci guarda con amore infinito e di Padre».

Maria Teresa Ciprari