I catecumeni, dono di grazia per le comunità, occasione per ravvivare la fede
Domenica prossima 28 novembre Pamela, Luna, Armila, Romina, Paolo e Saida celebreranno nelle proprie parrocchie il rito di accoglienza nel cammino del catecumenato per entrare a fare parte della Chiesa, preparandosi a ricevere i Sacramenti
La Chiesa, chiamata ad essere madre nella sua capacità di generare alla fede, deve avere sempre la porta aperta. La porta aperta è invito ad entrare per chi è fuori. La porta aperta indica accoglienza, ascolto. La porta aperta dice che chi è dentro non si dimentica di chi è fuori, ma coltiva la santa inquietudine e il desiderio di invitare chi ancora manca.
Con questa attenzione la nostra Chiesa diocesana vive l’accoglienza di sei fratelli e sorelle che domenica 28 novembre inizieranno il cammino del catecumenato per entrare a fare parte della Chiesa, preparandosi a ricevere i Sacramenti dell’Iniziazione cristiana. Pamela, Luna, Armila, Romina, Paolo, Saida dopo aver bussato alla porta della Chiesa sono stati accolti dai parroci e dalle comunità cristiane per un primo tempo di ascolto, nel quale hanno potuto maturare ed esprimere il loro desiderio di diventare cristiani. Significativo l’incontro con il Vescovo Mauro, che ha confermato l’accoglienza ed ha introdotto questi fratelli e sorelle nel cammino.
Ora è tempo di partire con il gesto liturgico dell’accoglienza nel cammino del catecumenato che vivranno domenica 28 novembre nelle comunità di appartenenza, quando riceveranno il libro dei vangeli, “lampada per i loro passi e luce sul loro cammino”. Pamela ha già vissuto questo momento nella sua comunità, insieme con la figlia che è nel cammino del discepolato dell’Inizia-zione cristiana. L’opera di Dio sorprende sempre e a volte raggiunge il cuore dei genitori passando per la “via” dei figli.
I catecumeni si incontreranno tutti insieme nel pomeriggio presso il Santuario Nostra Signora di Fatima in San Vittorino Romano, dove cominceranno il cammino di approfondimento della fede, guidati da Suor Mary Kowalski. Il cammino insieme vuole essere opportunità di grazia per conoscersi, per pregare insieme, per condividere insieme la Parola di Dio, per arricchirsi vicendevolmente, coltivando in questo modo la dimensione comunitaria della fede, ricordando sempre che la meta del cammino è l’appartenenza alla Chiesa mediante i Sacramenti dell’Iniziazione cristiana, da cui scaturisce una vita comunitaria vissuta concretamente.
Un ragazzo, Filippo, verrà accolto nella sua comunità e comincerà il cammino del catecumenato accanto ai suoi compagni e amici che invece sono già nel cammino della catechesi in preparazione ai sacramento della Confermazione. Ogni persona è unica e ogni cammino deve necessariamente essere unico, aderente alla situazione del discepolo. I catecumeni sono un dono di grazia che il Signore offre alla nostra Chiesa, occasione preziosa per ravvivare all’interno delle comunità il dono della fede in vista di una testimonianza bella e attraente. Certamente la chiamata appartiene a Dio, come la fede è un dono, ma Dio ama farsi bisognoso e servirsi di uomini e donne che con la loro vita luminosa e bella accendono nel cuore domande e desideri alti e diventano essi stessi strumenti per arrivare all’incontro con Gesù. Allora la vera porta aperta della Chiesa è la vita dei cristiani, credenti per la fede e credibili con la vita, accoglienti e capaci di contagiare della fede coloro che ancora sono “fuori” ma che nel cuore hanno già il desiderio di Dio.
Gianluca Zelli
direttore ufficio catechistico Tivoli