Come di consueto anche questo anno, domenica 2 maggio, verrà celebrata, in tutte le parrocchie italiane, la XXXII giornata di sensibilizzazione alla firma dell’otto per mille alla Chiesa cattolica italiana
Grazie all’8xmille, infatti, e ai 15 milioni di contribuenti che in media ogni anno lo destinano alla Chiesa cattolica, essa può sostenere migliaia di progetti di culto e pastorale, garantire una dignitosa remunerazione ai sacerdoti diocesani e garantire un concreto aiuto ai più deboli e dimenticati in Italia e nei Paesi più poveri. Una giornata per ricordare come un semplice gesto sulla dichiarazione dei redditi, assolutamente gratuito, si trasformi, quotidianamente, in sostegno concreto a progetti di carità in Italia e nei Paesi in via di sviluppo, opere di culto e pastorale per la popolazione italiana e all’attività di evangelizzazione e conforto, portata avanti dai circa 33 mila sacerdoti diocesani.
L’otto per mille è un innovativo strumento nato dalla revisione del concordato del 1984 che ha dato ai cittadini italiani la possibilità di scegliere liberamente e gratuitamente a chi assegnare i fondi derivanti dall’otto per mille dell’intero gettito Irpef.
Il contributo che la Chiesa riceve è una scelta libera dei cittadini e non dello Stato, e ogni battezzato deve sentirsi onorato di poter corresponsabilmente partecipare alla sua vita reale. Ma da dove deriva il dovere proprio di tutti i battezzati di sostenere economicamente la Chiesa? Deriva da una precisa idea, che il Concilio Vaticano II ci ha insegnato: “una Chiesa che è manifestazione concreta del mistero della comunione e strumento per la sua crescita, che riconosce a tutti i battezzati che la compongono, una vera uguaglianza nella dignità e chiede a ciascuno l’impegno della corresponsabilità, da vivere in termini di solidarietà non soltanto affettiva ma effettiva.
Siamo nel periodo delle Dichiarazioni dei redditi nei vari modelli e attraverso gli intermediari fiscali come commercialisti, caf, ecc. o per chi è avvezzo ai computer direttamente on line, e proprio quest’anno e negli anni futuri sarà importantissimo apporre la propria firma per l’otto per mille a favore della Chiesa cattolica italiana, infatti nel 2020 a causa della pandemia e alla conseguente crisi economica, il gettito Irpef ha subito un forte calo e di conseguenza anche le risorse destinate all’otto per mille, essenziali per la Chiesa.
La firma si appone nell’apposita casella” Chiesa Cattolica” nei vari modelli, 730, Unico, precompilato, ecc. e per i contribuenti esonerati dalla presentazione
della dichiarazione dei redditi, perché possessori del solo reddito di lavoro dipendente o pensione è consentito ugualmente fare la propria scelta di destinazione della firma dell’otto per mille, attraverso i modelli CU, oppure attraverso i moduli che troverete in tutte le Parrocchie, insieme alle buste idonee per la consegna gratuita presso tutti gli uffici postali. Attraverso il sito internet 8×1000.it o il sito Sovvenire.it, è possibile vedere i rendiconto e gli innumerevoli progetti realizzati in tutte le diocesi italiane. In particolare in questa lunga pandemia, dove la Chiesa ha utilizzato molti fondi derivati dall’otto per mille per sostenere i sempre più necessari aiuti a chi non è più autosufficiente, alle famiglie che si sono trovate improvvisamente povere per la perdita del lavoro, dando concretamente una speranza a chi l’aveva persa.
Il nuovo “Sovvenire” alle necessità della Chiesa, ha contribuito realmente a favorire la realizzazione pratica della Chiesa – comunione, dove i fedeli sono chiamati responsabilmente a provvederla del necessario, anche economico. Si tratta di una sfida educativa che contribuirà al bene comune dell’intera comunità ecclesiale e civile.
Giuseppe Volpini e Gianni Moscetta,
Incaricati diocesani per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica