Una Porta Santa alla periferia della Diocesi

Si è da poco conclusa la settimana dedicata all’inaugurazione del decennale della nostra Parrocchia. La parrocchia Nostra Signora di Lourdes di Collespina in Labico è forse la parrocchia più piccola della diocesi di Palestrina e sicuramente la più precaria dal punto di vista strutturale, ma ha un grande cuore che mette in moto il resto … nonostante tutto.
Siamo stati segnati dalla presenza del nostro Vescovo monsignor Mauro Parmeggiani che, in occasione delle Cresime e delle Comunioni, ha ufficialmente aperto, il 29 giugno scorso, il decennale della istituzione di questa parrocchia, a far data dal 5 luglio 2015.

In questa occasione abbiamo ricevuto un immenso regalo, un onore per una comunità piccola come la nostra. Il nostro Vescovo ha fatto richiesta e ottenuto dal Santo Padre, attraverso la Penitenzieria apostolica, il dono dell’indulgenza plenaria per tutti coloro che visiteranno la nostra chiesa, con spirito di conversione e vita nuova e vi pregheranno secondo le intenzioni del Papa.

Per un anno, questa nostra piccola ”tenda del convegno” diventerà la speranza di perdono e conversione di chi aprirà il proprio cuore a Dio.
Spezzando la Parola per noi, il Vescovo ha voluto darci qualche indicazione per vivere a pieno questo anno speciale e quelli a venire: ci ha messo in guardia per come spesso le nostre comunità parrocchiali rischino l’atrofizzazione e lo smarrimento a causa di un eccessiva sicurezza del proprio ruolo o della scarsa vera fede che le circonda; ci ha esortato quindi a «rimotivare le ragioni del nostro essere comunità parrocchiale», fatta di uomini e donne che ogni tanto hanno bisogno di sentirsi dire «Talita Kum», proprio come la figlia di Giairo, e ad avere coraggio nel toccare lo sfuggente lembo del mantello di Gesù per essere sicuri di essere guariti; ci ha esortato a «vivere continuamente lo spirito missionario per cercare noi stessi al di fuori di noi stessi».

E come potremmo meglio fare se non pensando alle parole di Gesù quando ci dice di essere sale e luce per l’altro?
È un concetto che spesso il nostro parroco don Bruno ci ripropone: il sale della terra che deve continuare a dare sapore all’esistenza umana e quella luce che il nostro incontro con Gesù ha acceso nella nostra vita e che dobbiamo lasciar brillare per accogliere gli altri. Saremo sale e luce solo se strettamente uniti a Gesù.
Noi siamo chiamati ad insaporire e ad illuminare, con la nostra testimonianza, la vita di chi ci è accanto. La fede ci aiuta, la fede è importante.
In questo anno giubilare e miliare per noi, ci auguriamo di essere una parrocchia dallo stile sereno ed evangelico, che sa accettare le proprie fragilità e incoerenze e che preferisce guardare a ciò che Dio fa per noi, piuttosto che lamentarci continuamente di ciò che non riusciamo a fare per Lui.
“Cum grano salis” …tanto …quanto.

Vi invitiamo per tanto a farci visita per condividere le tante esperienze già in programma quali: i Laboratori di preghiera mensili a cura della Prof.ssa Mara Cerroni, la Missione Popolare, la Festa della Comunità il 28 e 29 settembre con giochi per i bambini e incontri di pedagogia per i genitori, il passaggio della “Madonna pellegrina” da ottobre a luglio nelle case del quartiere, le testimonianze di gruppi e movimenti impegnati nella missione e nella carità, il Kantiere Kairòs che con la propria preghiera artistica concluderà i festeggiamenti nel 2025… e tanto altro.

Carla Zuppa