«Un’esperienza indimenticabile, ho lasciato un pezzo di cuore a Lourdes, ogni giovane dovrebbe fare questo pellegrinaggio»

Riportiamo la testimonianza di una pellegrina che ha partecipato per la prima volta al viaggio con l’Unitalsi a Lourdes lo scorso agosto. Emozioni di un viaggio speciale e arricchente

Non è facile descrivere con le parole e in poche righe le emozioni e i sentimenti provati durante i cinque giorni di pellegrinaggio a Lourdes. Nei giorni di permanenza, guardavo (come Fabio in “Lourdes…mi ha cambiato la vita”) “le fiammelle del candeliere che si muovono vivaci ad un ritmo scandito dal vento, e lottano per mantenere a lungo in vita le preghiere che sono state loro affidate. Lottano contro qualcosa più forte di loro, ma il riparo della grotta le protegge e la luce squarcia l’oscurità…” Ebbene sì, Lourdes e la grotta di Massabielle all’arrivo ti “rapiscono” attraverso il silenzio che aleggia nell’aria e la preghiera e alla partenza – proprio per il forte legame che si è venuto a creare – le lacrime inconsapevolmente rigano il viso man mano che ti allontani dalla grotta e ad ogni passo ti volti indietro per un ultimo sguardo alla Grotta e alla Vergine.

Lourdes ti ri-accende la fede sopita, ti fa pensare a quanto si è fortunati per le gioie che la vita ti ha riservato, e più di tutto ti fa meditare sul ringraziamento che, spesso, persone anche con gravissimi handicap rivolgono a Dio e alla Vergine Maria per essere a Lourdes o comunque per esserci. Oggi ho capito perché a Lourdes bisogna andare almeno una volta nella vita e credo che ogni giovane debba fare questo pellegrinaggio arricchente sotto ogni profilo.

Lourdes però non è solo preghiera, silenzio, riflessione e sofferenza. Lourdes è condivisione, aiuto, sguardi sinceri e nuove amicizie nate dal nulla ma accomunate dallo stare bene insieme all’altro. Ho promesso che ritornerò e lo rifarei anche subito!

G.T. – Pellegrinaggio Lourdes Unitalsi Sezione Romana Laziale 18 – 22 agosto 2022