Il 19 marzo, solennità di san Giuseppe, don Fernando Cianfriglia, direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale per la famiglia, ha solennemente benedetto l’icona di San Giuseppe, ponendo particolarmente l’attenzione sul simbolo delle colombe, che, oltre a rappresentare l’offerta di Giuseppe quando presenta Gesù al Tempio, stanno a raffigurare gli sposi cristiani. L’icona, opera di una parrocchiana della comunità della Santissima Annunziata, è stata concepita per essere collocata sull’altare della chiesa. Questa fedele, dopo aver partecipato al ciclo delle catechesi tenute dal parroco sulla Lettera apostolica Patris Corde, che si svolgono ogni primo mercoledì del mese presso la chiesa del Monastero di Santa Maria degli angeli delle Sorelle clarisse, ha desiderato scrivere un’icona di san Giuseppe con la tecnica dei pigmenti naturali.
L’opera raffigura un Giuseppe dai tratti giovani e paterni, il promesso sposo di Maria appunto, che reca in mano il cartiglio con la profezia d’Isaia, che dal tronco di Iesse germoglierà appunto il Salvatore.
Un’iconografia particolare perché non reca in braccio Gesù Bambino, ma una coppia di giovani colombi, ad alludere alla presentazione di Gesù al tempio, con uno sguardo serioso e pensante, per raffigurare quanto dice il Papa nella Patris Corde, al punto sette, “padre nell’ombra”, e allo stesso tempo, la preoccupazione che desta in lui, la profezia di Simeone nei confronti di Gesù e Maria.
Gabriele Nunzi