«Uniti possiamo 2023» è partito il 1° novembre il progetto per sostenere il parroco

Sono 35 le parrocchie in diocesi di Tivoli e 13 quelle della diocesi di Palestrina che hanno aderito all’iniziativa

Dal giorno 1° novembre inizia, nelle parrocchie che hanno aderito all’iniziativa, il Progetto “Uniti possiamo”, che ha come scopo quello di raccogliere tra i fedeli e non solo, offerte per il sostentamento del clero. Tale progetto è la sintesi dell’esperienza fatta l’anno scorso con la sperimentazione in molte parrocchie “campione”, che diventano 5.000, in tutta Italia, nell’edizione di quest’anno. Il Progetto, si propone di coinvolgere le comunità parrocchiali per raccogliere nel periodo 1° novembre – 15 dicembre 2023, le offerte necessarie a garantire la remunerazione di un mese per il parroco, attraverso una donazione destinata alle erogazioni liberali gestite dall’Istituto Centrale Sostentamento Clero (ICSC).

Le erogazioni liberali sono un bellissimo segno di comunione e corresponsabilità ma, essendo espletabili per lo più attraverso un versamento con bollettino postale o bonifico bancario o carta di credito, soffrono dell’assenza del gesto concreto del dono.

Questa iniziativa nasce proprio con l’intento di rimuovere questo ostacolo, attraverso una raccolta delle offerte per i sacerdoti nel loro luogo più naturale: la Parrocchia. Sarà poi cura della Parrocchia stessa attraverso i collaboratori del Parroco, in primis il referente parrocchiale del Sovvenire, dare l’assistenza, il ritiro dell’offerta e la consegna della scatola con le buste, entro il 15 dicembre 2023, direttamente al nostro Istituto Interdiocesano Sostentamento Clero (IISC) di Villa Adriana.

C’è davvero tantissimo da fare. L’obiettivo? Raccogliere il maggior numero possibile di offerte e creare una comunità di donatori che scelgono di sostenere i sacerdoti nel loro impegno quotidiano!

Gli Atti degli Apostoli e le lettere di San Paolo, ci danno un’immagine delle prime comunità cristiane, intente con una formidabile organizzazione alla raccolta dei fondi necessari attraverso la comunione e la solidarietà e la messa in comune dei beni, garantendo, ai presbiteri, cioè coloro che erano totalmente dediti all’annuncio del Vangelo, un vero e proprio “diritto” a ricevere dalle comunità stesse, il necessario per vedere garantito il proprio sostentamento.

Tale “diritto” trova il suo fondamento nei Vangeli quando Gesù stesso, nell’inviare i suoi apostoli in missione per annunciare a tutti il Regno di Dio, dice: «Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l’operaio ha diritto al suo nutrimento» (Mt 10, 9-10).

È quindi la comunità che garantisce il sostentamento del clero, al punto da codificare un vero e proprio dovere per la comunità stessa e un corrispettivo diritto per gli “operai del Vangelo”.

In conclusione tale Progetto si propone di responsabilizzare i fedeli alla necessità del sostentamento di tutti i sacerdoti e facilitare le persone a fare un’offerta deducibile all’ICSC direttamente in Parrocchia senza doversi recare in Posta o in Banca.

La Chiesa “non è ricca come la si dipinge” e i preti, come talvolta ancora si crede, non sono “dipendenti” del Vaticano. Al contrario, il loro sostentamento dipende dalla corresponsabilità dei fedeli. Ogni singola offerta deducibile destinata all’ICSC contribuisce al sostentamento dei circa 32.000 sacerdoti in Italia, cercando di attingere sempre meno alle risorse dell’8xmille, in grande difficoltà in questi anni, garantendo così maggiori risorse alle esigenze di culto e pastorale e alle opere di carità in Italia e all’estero. Sono le offerte che dovrebbero essere la fonte principale di reddito per i sacerdoti, ma purtroppo non è così, forse anche per disinformazione, ecco allora l’importanza di questo progetto.

Diac. Giuseppe Volpini
Incaricato diocesano per il Sovvenire