Lo Spirito Santo invocato dalla Chiesa nella Veglia diocesana celebrata sabato 18 maggio, sta guidando i passi verso il Convegno del 16 giugno 2024. In occasione dell’Anno della Preghiera, che papa Francesco ha voluto come preparazione al Giubileo del 2025, la Veglia è stata un momento di grazia e di comunione nel quale la Chiesa diocesana ha fatto suo il desiderio dei discepoli «insegnaci a pregare» (Lc.11,1) ed ha accolto la consegna di Gesù della preghiera del Padre Nostro.
Così la Veglia ha anticipato in preghiera quello che si vivrà nel prossimo Convegno, quando tutti saremo invitati a riflettere sul tema “dalla spiritualità la comunione”. È forte il bisogno di un ritorno alle origini, all’essenziale spirituale che è la relazione con il Signore. È lui che nella Chiesa continua la chiamata a stare con Lui (Mc.3,14); spiritualità è allora la cifra fondamentale del discepolato, è la capacità di fermarsi e di sedere ai piedi del Maestro, vincendo ogni volta la tentazione del fare, fosse anche in nome di Dio; è scoprire ogni volta il silenzio che nella “cultura del rumore” nella quale tutti siamo immersi è sempre più difficile, quanto necessario per essere Chiesa che non parla di Dio, ma per prima ancora lascia parlare Dio; è momento imprescindibile per un “andare” che non sia decisione umana, ma invio del Maestro.
Il vescovo Mauro ha richiamato più volte l’importanza di riscoprire, o continuare a coltivare, il carattere della spiritualità. Questa sollecitazione troverà il suo momento forte nel Convegno, rappresentando uno dei punti sui quali i presenti saranno invitati a meditare alla luce delle riflessioni che giungeranno dal Vescovo e da Mons. Andrea Celli nelle loro relazioni. I gruppi di approfondimento guidati dai facilitatori potranno vivere un momento sinodale di conversazione spirituale per condividere quanto lo Spirito suscita nel cuore di ciascuno e per accogliere quanto ogni comunità già vive.
Lo spirito sinodale sta innervando questo tempo del cammino diocesano con i momenti che si vivono a diversi livelli e nei quali l’ascolto e la condivisione sono esperienza del camminare insieme per edificare la Chiesa secondo il carisma di ciascuno.
Gianluca Zelli,
referente cammino sinodale