Via Crucis a Colle Fiorito, insieme

Venerdì 29 marzo, Venerdì Santo, si è svolta a Colle Fiorito di Guidonia la tradizionale rappresentazione sacra della Via Crucis, organizzata dalla parrocchia San Filippo Neri. La processione, presieduta dal parroco don Enea Accorsi e animata da circa trenta figuranti, ha attraversato le vie del quartiere antico e del nuovo, partendo dalla chiesa di San Filippo Neri per arrivare alla chiesa Tempio degli Angeli. Altari preparati da alcuni abitanti del quartiere di fronte alle loro case hanno funto da stazioni.

Perché una rappresentazione sacra della Via Crucis? Intanto l’essere umano è un essere che si esprime per immagini e segni. L’immagine ha un potente valore educativo ed evocativo. Si pensi per quanto tempo gli affreschi e i dipinti sulle pareti delle chiese sono state la “Bibbia dei poveri”. Oggi, soprattutto nei grandi centri, le immagini e i simboli religiosi sembrano perdere potere o cadere nel dimenticatoio.

Una rappresentazione sacra della Via Crucis, che a volte può rischiare di diventare qualcosa di folkloristico, permette di tenere vivo nella memoria e di sensibilizzare, soprattutto il cuore “dei piccoli”, ad un evento fondamentale che è quello della Passione di Cristo.

È facendo esperienza che non si dimentica. Se questo nella comunità di Colle Fiorito si vedrà con il tempo, possiamo dire con certezza che qualcos’altro si è visto immediatamente. Organizzare una Via Crucis “vivente” è stata occasione per una comunità di collaborare insieme. In molti hanno messo a disposizione i propri carismi, non solo gli adulti, ma anche le giovani generazioni. Talenti relativi alla recitazione si sono abbracciati a talenti sartoriali, scenografici e digitali o alla sola buona volontà. Ciascuno ha messo a disposizione i suoi pani e i sui pesci, perché tutti abbiano qualcosa; il risultato è stato un momento forte, partecipato, che, si spera, aiuti a rendere buono il terreno del cuore, affinché il seme gettato porti frutto.

Andrea Strano