Un saluto alla Mamma
Sabato 10 maggio, ovvero due giorni soltanto dopo la sua elezione a Sommo Pontefice, Papa Leone XIV è arrivato al Santuario della Madre del Buon Consiglio a Genazzano per una visita privata. Verso le ore 16.30 le campane della chiesa del santuario suonavano a festa per annunciare l’arrivo del Papa appena eletto in questo luogo tenuto dagli Agostiniani, in segno del suo attaccamento e devozione alla Mamma Celeste. Un luogo da lui conosciuto e spesso frequentato già in quanto membro e poi come Superiore generale dell’Ordine del Vescovo d’Ippona. Ed è stato proprio l’allora Cardinale Prevost a presiedere la Messa solenne della venuta dell’anno scorso, il 25 aprile 2024. Il legame del Papa con la Madre del Buon Consiglio si spiega anche dalla sua appartenenza alla provincia agostiniana “Nostra Signora del Buon Consiglio” della città americana di Chicago. Tanta era l’emozione della gente che è accorsa da quando la voce cominciava a diffondersi sulla presenza del Papa a Genazzano. Velocemente Genazzano era preso di mira da tutti gli abitanti dei paesi circostanti. Dal Palazzo Colonna al Santuario, le file si sono formate istantaneamente per tentare di stringere la mano al Papa. La visita al Santuario è durata quasi un’ora e mezzo.
La gioia del Vescovo
È con grande gioia che il Vescovo Mauro Parmeggiani ha accolto questa visita, la prima del pontificato di Papa Leone XIV fuori dal Vaticano, proprio nella sua diocesi, come si legge nella lettera rivolta ai fedeli la sera dello stesso giorno:
Carissimi, al termine di questa giornata desidero condividere con voi la grande gioia per l’incontro inaspettato di questo pomeriggio con Papa Leone XIV in visita privata al Santuario della Madre del Buon Consiglio di Genazzano. Una “visita privata” che “privata non è rimasta” e alla quale sono stato invitato dal Papa dopo pochi minuti dal Suo arrivo a Genazzano tramite il Reggente della Casa Pontificia, Mons. Leonardo Sapienza. Già in auto per recarmi a Pisoniano dove avevo le Cresime, in pochi minuti ho raggiunto il Santuario della Madre del Buon Consiglio e così ho potuto salutare a nome di tutti voi il Santo Padre che ha onorato la nostra Diocesi con la sua prima visita fuori dal Vaticano dal momento della Sua elezione. L’incontro è stato piacevolissimo, ho avuto la chiara percezione che il nostro Papa sia un uomo che ascolta molto, con grande capacità di entrare in relazione empatica con tutti, un uomo di preghiera e un vero pastore. Devotissimo alla Madre del Buon Consiglio venerata nel Santuario di Genazzano da sempre tenuto dai Padri Agostiniani e che lui frequenta da circa 50 anni, ossia da quando divenne Agostiniano, e che lo accolse anche il 25 aprile 2024 quando fu invitato per la Festa della Venuta. Dopo una lunga preghiera davanti alla Vergine e l’incontro di cui vi ho detto, Papa Leone, uscendo dal Santuario ha ricordato agli abitanti di Genazzano ma anche a noi che abbiamo come compatrona di Palestrina la Madre del Buon Consiglio che custodiamo un grande dono ma anche una grande responsabilità poiché la Madonna è vicina ai suoi figli ma noi, suoi figli, dobbiamo essere vicini alla Madre. Il Papa poi ha esortato tutti a seguire Gesù Cristo come Maria ha seguito il suo figlio Gesù. Al termine ha impartito a tutti la sua benedizione apostolica ed è ripartito alla volta della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Salutandolo ho chiesto al Papa di pregare per tutti noi promettendogli le nostre preghiere e l’ho informato che martedì sera, alle 21, le due Diocesi si troveranno a pregare insieme per lui nel Santuario Mariano di San Vittorino. Con la speranza di poter riavere presto tra noi il Santo Padre, a tutti giunga un cordiale saluto ed augurio di buona domenica.
+ Mauro Parmeggiani
Testimonianza di un confratello
Lunedi 5 maggio sul Messaggero è apparso il ritratto di un papabile intitolato “Prevost, il missionario tennista che unisce le due Americhe”. L’articolo (di Franca Giansoldati) vedeva in lui un candidato che realizzerebbe la linea di congiunzione tra il Nord ed il Sud del mondo, tra l’America ricca e quella degli immigrati e dei poveri, in linea con l’eredità lasciata da Bergoglio. Religioso Agostiniano, per 12 anni Priore Generale degli Agostiniani, Amministratore apostolico della Diocesi di Chiclayo e Vescovo titolare di Sufar in Perù nel 2014, Vice Presidente della Conferenza Episcopale del Perù nel 2018, nel 2023 viene fatto Cardinale e diventa Prefetto del Dicastero dei Vescovi e Presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina. Prima dell’inizio del Conclave abbiamo pregato invocando lo Spirito Santo e la Madre del Buon Consiglio perché i Cardinali elettori venissero illuminati e consigliati per dare alla Chiesa un Pastore per questo nostro mondo così complesso per guerre, violenze e varie emarginazioni. La sera di giovedì 8 maggio, in un baleno, si è diffusa la notizia che dal comignolo della Cappella Sistina usciva la fumata bianca e la Piazza San Pietro si stava riempiendo di folla.
Tutti in attesa di conoscere il nuovo Papa…poi la loggia delle benedizioni si apre e viene annunciato solennemente: Habemus Papam! Ancora momenti di sospensione e finalmente: Robert Francis Card. S. R. E. Prevost che si chiamerà Leone XIV. Ringraziamento, gioia, perché il nostro Priore generale degli Agostiniani è stato eletto successore di san Pietro. Meraviglioso il suo saluto alla folla osannante in piazza e a tutto il mondo collegato con i social: «La pace sia con tutti voi !». La pace vera inizia da ciascuno di noi, quando accoglie la pace di Cristo nella vita di famiglia, nella propria vita sociale, nelle nazioni, nel mondo intero! La nostra gioia, poi, ha raggiunto il massimo quando, due giorni dopo, il Papa è venuto a venerare la dolcissima immagine della Madre del Buon Consiglio a Genazzano, una visita annunciata come “segreta” e che invece si è svolta in una marea di folla!
Papa Leone XIV ha voluto iniziare il suo servizio pastorale con la benedizione ed il consiglio della Madre del Buon Consiglio e con la preghiera sulla tomba del predecessore Papa Francesco, sottolineando così una continuità per il bene della Chiesa e del mondo intero.
Giovanni Gisondi, osa