Voce del verbo «risorgere»

Levarsi. Tornare a sorgere da morte. Alzarsi così da mettersi nuovamente in piedi. Rinascere per rifiorire. Riemergere dalle profondità. Rideterminarsi. Riapparire trasformati. Mutare lo stato che ci ha preceduto. In una semplice frase… tornare in vita. Quell’uomo di nome Gesù, il nazareno proveniente dalla Galilea, sulla bocca di tutti, sconvolgente e disarmante nelle parole e nelle opere, incompreso, rifiutato, reietto e condannato, che ha patito, è stato crocifisso e sepolto. Ebbene. Egli è risorto il terzo giorno, così come aveva detto. Ha mantenuto la sua promessa ed è stato glorificato dal Padre perché ne ha fatto la volontà. Egli ci ha preceduti mostrandoci cosa sarà di noi nei giorni del compimento dei tempi. E ci ha insegnato che si può risorgere da ogni caduta, dall’abisso, dalla paura, dallo sconforto, dalla desolazione e dalla morte dell’anima. La misericordia di Dio ci ha misericordiati perché divenissimo misericordiosi. Quella misericordia immortalata nel gesto di un’infermiera, distesa accanto ad un bambino malato di Covid, che si prende cura di lui perché la sua mamma è ricoverata in un altro reparto, sempre per Covid. Dentro la sua tuta spaziale, la donna lo rassicura come se fosse suo figlio, perché è figlio di tutti, è figlio di Dio. Fratello di quel Figlio risorto il terzo giorno e manifestatosi a quanti hanno creduto avendolo visto e a quanti crederanno pur non avendolo visto. Risorto, vive e viene a ricordare che non deve mai mancare la speranza.

Ivana Imperatori