Nella splendida cornice del chiostro di San Carlo a Cave, lo scorso sabato 29 giugno si è svolta la premiazione della XIV edizione del Premio Letterario Caffè Corretto Città di Cave.
Un piacevole pomeriggio allietato da letture, musica, danza e arte, durante il quale, alla presenza del sindaco Angelo Lupi e di alcuni assessori e consiglieri della Giunta comunale, sono stati premiati Viola Ardone con il suo romanzo “Grande meraviglia” per la Sezione Editi e Gabriele Valentini con il suo racconto “La panca di Enea” per la Sezione Inediti, con incipit ideato da Valeria Tron, la vincitrice della scorsa edizione.
Viola Ardone nasce a Napoli nel 1974, ma subito dopo si trasferisce in Sardegna con la famiglia, a Nuoro per la precisione, dove i genitori svolgono la professione di insegnanti di scuola. Sin da bambina impara a trasportare le sue sensazioni su carta, attraverso storie e racconti. Nel 1997 si laurea in lettere e ben presto, seguendo la carriera dei genitori, diviene insegnante di italiano e latino presso il Liceo Scientifico Statale “De Carlo” Giugliano in Campania. Collabora anche con varie testate giornalistiche come Corriere del Mezzogiorno, la Repubblica, La Stampa, L’Espresso.
È del 2019 il romanzo che ha consacrato il suo successo, ossia Il treno dei bambini, caso editoriale alla Fiera di Francoforte del 2019 e tradotto in più di 25 lingue, in cui si narra la storia di Amerigo e molti altri bambini che nel 1946 vengono portati dal sud al Nord per cercare di strappare i piccoli alla miseria meridionale in seguito alla guerra. Nel 2021 esce Oliva Denaro, ambientato nell’Italia degli anni 60.
Grande meraviglia, dell’anno scorso, di Einaudi editore, completa un’ideale trilogia del Novecento. In questo magnifico romanzo di formazione, il legame di una ragazzina con l’uomo che decide di liberarla rivela il bisogno tutto umano di essere riconosciuti dall’altro, per sentire di esistere. Nel candore dello sguardo di Elba il manicomio diventa un luogo buffo e terribile, come la vita, che Viola Ardone sa narrare nella sua ferocia e bellezza.
Elba ha il nome di un fiume del Nord: è stata sua madre a sceglierlo. Prima vivevano insieme, in un posto che lei chiama il mezzomondo e che in realtà è un manicomio. Poi la madre è scomparsa e a lei non è rimasto che crescere, compilando il suo Diario dei malanni di mente, e raccontando alle nuove arrivate in reparto dei medici Colavolpe e Lampadina, dell’infermiera Gillette e di Nana la cana. Del suo universo, insomma, il solo che conosce. Almeno finché un giovane psichiatra, Fausto Meraviglia, non si ficca in testa di tirarla fuori dal manicomio, anzi di eliminarli proprio, i manicomi; del resto, è quel che prevede la legge Basaglia, approvata pochi anni prima. Il dottor Meraviglia porta Elba ad abitare in casa sua, come una figlia: l’unica che ha scelto, e grazie alla quale lui, che mai è stato un buon padre, impara il peso e la forza della paternità. Con la sua scrittura intensa, originale, piena di musica, Viola Ardone racconta che l’amore degli altri non dipende mai solo da noi. È questo il suo mistero, ma anche il suo prodigio.
Presenti due componenti della Giuria Tecnica del Premio Letterario Caffè Corretto – Città di Cave: Paolo Restuccia, scrittore, regista radiofonico, fondatore e direttore della Scuola di Scrittura Creativa Genius, e Luciana Luciani, giornalista, sociologa e presidente ed editor della casa editrice “Dei Merangoli”.
Anche stavolta la vincitrice del Premio Letterario Sezione Editi, Viola Ardone, ha lasciato il suo incipit pensato per gli scrittori dei racconti inediti della prossima edizione.
Un plauso va all’Associazione Culturale Caffè Corretto per la dedizione e il costante impegno, alla straordinaria Blue Orchestra diretta dal maestro Manlio Polletta ed accompagnata dalla splendida voce di Elisa Pietrobono, agli alunni e docenti del Liceo Artistico “H. Matisse” per la realizzazione dei premi consegnati ai vincitori.
Giada Leonelli